sabato 14 aprile 2012


IL BOTULINO PER LA CEFALEA ED EMICRANIA


La cefalea è un problema che affligge moltissime persone. Si verifica senza preavviso e con frequenza variabile provocando periodi di sofferenza in cui non è possibile svolgere le normali attività quotidiane. In alcuni casi il trattamento con tossina botulinica può dare sollievo e migliorare il quadro clinico. Si è visto infatti che nei casi di cefalee con componente muscolo tensiva si riesce ad ottenere un miglioramento del quadro clinico e della frequenza degli episodi.
Il trattamento con tosina botulinica é indicato per chi è afflitto da cefalea o emicrania croniche anche resistenti a farmaci. Può migliorare il quadro clinico riducendo la frequenza degli episodi e/o l'ntensità. Esistono studi scientifici che evidenziano la bontà del trattamento.
 Uno in particolre ha esaminato gli effetti della tossina botulinica di tipo A in assenza di abuso di farmaci nei pazienti con emicrania cronica.
86 pazienti: 60 pazienti sono stati randomizzati, e 41 sono stati trattati con il farmaco dello studio oppure con il placebo. La tossina botulinica di tipo A è stata somministrata in una dose fissa alla dose di 100 unità. Cinque pazienti non hanno completato lo studio, che è terminato 4 mesi dopo la somministrazione del farmaco. La tossina botulinica di tipo A si è rivelata superiore al placebo riguardo alla riduzione degli episodi di emicrania. Sei pazienti nel gruppo tossina botulinica, contro 3 pazienti del gruppo placebo, hanno avuto una riduzione del 50% negli episodi cefalgici. Il trattamento attivo è risultato superiore al placebo riguardo ai giorni totali di cefalea, l’indice di cefalea e la qualità della vita. Gli eventi avversi sono risultati rari e simili nei due gruppi. In conclusione, l’uso della tossina botulinica di tipo A potrebbe rappresentare un trattamento efficace per l’emicrania cronica, quando il paziente non presenta un contemporaneo abuso di farmaci. (Xagena_2007) Freitag FG et al, Headache 2008; 48: 201-209.
Il botox è un farmaco utilizzato da molti anni, ed a dosi molto più elevate rispetto a quelle utilizzate per i trattamenti di medicina estetica, nei reparti di neurologia ed oculistica per trattare le paralisi spastiche, le distonie miotoniche, gli spasmi muscolari, l'acalasia, lo strabismo ed il blefarospasmo in adulti e bambini. Si utilizza anche per il trattamento dell'iperidrosi palmare o plantare ed in alcuni casi anche per il bruxismo . E' un farmaco che gode di un'ampia letteratura e di cui si conoscono gli effetti. Terminato l'effetto del farmaco tutto torna come prima. 
I trattamenti ripetuti nel tempo non provocano abitudine o dipendenza. Il farmaco viene iniettato direttamente nel suo punto d'azione. La diffusione è insignificante e comunque solo locale, agisce nella zona interessata e non su altre parti del volto o del corpo. E' incapace di superare la barriera emato-encefalica, quindi non ha diffusione sul sistema nervoso centrale. Le allergie al farmaco sono rare e non sono maggior rispetto a qualunque altra sostanza. Cioè non vi sono maggiori probabilità di essere allergici al botox più che ad altri farmaci o sostanze in genere. In alcuni preparati è presente come eccipiente l'albumina, quindi in quel caso e con quel prodotto specifico bisogna considerare questa possibililità: ipersensibilità accertata al prodotto o all'albumina.
Il trattamento inizia con uno studio delle aree interessate al fine di calibrare al meglio la terapia in funzione delle esigenze e delle necessità del paziente. Nella zona interessata si identificano le aree maggiormente colpite. Viene applicata una crema anestetica al fine di desensibilizzare le aree da trattare. Mediante una piccola siringa si iniettano alcune gocce di prodotto in corrispondenza delle aree identificate come responsabili. Il trattamento si esegue in ambulatorio. Può comparire un lieve rossore nelle zone trattate e può esserci qualche piccolo ponfettino; entrambi spariscono entro poche ore dal trattamento. Minuscole ecchimosi possono presentarsi nel punto di inoculo, si risolvono comunque spontaneamente al massimo nel giro di una settimana.
La Tossina Botulinica agisce entro 2/4 giorni e mantiene il risultato ottenuto per circa 6/8 mesi a seconda delle aree trattate. E' stato visto inoltre che i pazienti che si sottopongono in maniera ripetuta o regolarmente al trattamento beneficiano di una durata maggiore.

Dott. Pietro Martinelli
Medico Chirurgo
Perfezionato in Agopuntura Medicina Estetica preventiva Antiageing
www.martinellimedicinaestetica.it


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