L'INVECCHIAMENTO
L'invecchiamento
deve essere considerato come un processo dinamico, costituito da
eventi sui quali è possibile intervenire, una volta identificate le
cause. Inizia già attorno ai 30 – 35 anni di età.
L'espressione
“genica” (dei geni) può
essere condizionata non modificata.
Il
sistema ormonale endocrino costituisce l'orologio biologico
dell'organismo e il suo progressivo deterioramento nel tempo
costituirebbe la causa dell'invecchiamento dell'organismo stesso.
Quando
la scienza medica è indirizzata alla possibilità di vivere e
invecchiare in salute, quando l’approccio clinico e/o chirurgico è
applicato alla rivalutazione salutistica ed estetica dell’equilibrio
psico-fisico del paziente, in questi casi è possibile parlare di
Medicina
Anti-Aging una
medicina preventiva che suggerisce ai pazienti non il come curarsi ma
come evitare di ammalarsi per non essere costretti a curarsi.
Se
il naturale invecchiamento prevede un decadimento fisico e cerebrale,
oggi i progressi scientifici permettono di rallentare questo
processo.
La
medicina anti-aging è proprio il primo passo verso una condizione
ottimale di benessere e qualità di vita, in contrasto con la
progressiva perdita delle capacità mentali e motorie, psico-fisiche
ed estetiche (riduzione delle memoria, stanchezza fisica, decadimento
sessuale, invecchiamento cutaneo), nonché un deterioramento delle
funzioni di tutti gli apparati.
La
medicina anti-aging si occupa di prevenire, trattare e
rallentare il declino dell’organismo umano correlato al
passare degli anni.
Si
identifica in un ambito clinico e chirurgico polispecialistico e
polifattoriale, che si differenzia in una prima fase preventiva
e in un seguente momento correttivo.
L’organismo
può subire alterazioni nel suo corretto funzionamento e nella sua
originaria integrità in relazione a fattori interni ed ambientali,
spesso mediati da processi di carattere ossidativo (ciò che ossida
crea danno nell’organismo, come la ruggine su un materiale ferroso;
questo danno è denominato: stress ossidativo), che
vedrebbero come responsabili primari i cosiddetti radicali liberi
(i responsabili quindi della ruggine…).
L’attività
degli enzimi che regolano e coordinano i più importanti ingranaggi
del nostro organismo, ottimizzandone il funzionamento, così come la
programmazione delle attività ormonali in capo allo stesso,
progressivamente decadono, inducendo un deterioramento dello stato di
forma psico-fisica di ogni individuo.
Fenomeni
(auto)immunitari e stress causano inoltre una diminuzione della
capacità di resistenza e dell’efficacia d’azione dell’organismo
stesso, velocizzandone il suo deterioramento temporale.
L’insieme
di tutti questi fattori causali e concausali porta
all’invecchiamento, che finirà col risultare più o meno celere
proprio in relazione alle loro modalità di relazionarsi e
integrarsi.
E'
possibile tramite un check up, volto a mettere a fuoco il reale grado
di invecchiamento del corpo nella sua globalità, determinare l'età
biologica del paziente: viene poi elaborato un programma terapeutico
personalizzato, che consentirà di migliorare la funzionalità dei
sistemi dell'organismo e di rallentare, entro certi limiti, alcuni
processi degenerativi legati all'invecchiamento.
Esistono
molteplici studi medico-scientifici internazionali che hanno più
volte sottolineato come mirate integrazioni con oligoelementi,
vitamine o estratti fitoterapici abbiano sortito effetti positivi sul
mantenimento dello stato di salute, sulla riduzione di disturbi
correlati ad alterate condizioni fisiologiche e sul miglioramento
della qualità e dell’aspettativa di vita soggettiva [Ames BN,
Elson-Schwab I, Silver I; Am J Clinical Nutrition, April 2002, 75:
616-658].
In
proposito si può citare parte dell’introduzione della legge sugli
integratori dietetici (DSHEA), firmata dal Presidente Clinton il 25
Ottobre 1994: a)- esiste una relazione tra la ingestione di certi
nutrienti o integratori dietetici e la prevenzione di malattie
croniche come il cancro, le malattie cardiovascolari e l’osteoporosi;
b)- le diete salutistiche possono limitare l’uso di costosi
interventi medici, come interventi di by-pass coronarici e di
angioplastica; c)- misure salutistiche preventive di educazione, di
sana nutrizione e di appropriato uso di innocui integratori
nutrizionali, limiterà l’incidenza di malattie croniche e ridurrà
le spese sanitarie a lungo termine; d)- indagini su scala nazionale
hanno rilevato che quasi il 50% dei 260 milioni di americani, per
migliorare la propria nutrizione, consumano regolarmente integratori
dietetici costituiti da vitamine, minerali o erbe.....
E’
stato possibile effettivamente evidenziare negli Stati Uniti,ma anche
in Europa e nel nostro paese, un trend in costante crescita.
L’importante è agire in modo polivalente: dal miglioramento della
qualità e intensità della propria attività fisica alle scelte
nutrizionali, dalla terapia ormonale sostitutiva o integrativa alla
supplementazione con antiossidanti e così via per allontanare sempre
più la nostra età anagrafica, quella dettata dal calendario, da
quella biologica, quella effettiva, inquadrabile come l'età che una
persona esprime in rapporto alla qualità biologica dei suoi tessuti,
organi e apparati comparati a valori di riferimento standard.
Dott.
Pietro Martinelli
Medico
Chirurgo Odontoiatra
Perfezionato
in Agopuntura
Medicina
Estetica preventiva Antiaging
www.martinellimedicinaestetica.it