sabato 13 ottobre 2012

GUARDATE COSA FA IL MESOBOTOX

Tossina botulinica di tipo A in alta diluizione. 
Viene somministrata su tutto il volto con tecnica mesoterapica nel derma superficiale: punturine poco profonde con ago piccolissimo. 
Trattamento veloce.... 
4 sedute una ogni 7-10 giorni sono sufficienti per ottenere un effetto come quello nelle foto. 
Rughe sparite, pelle distesa con riduzione della texture e molto più levigata, luminosa.... 

Cosa aspettate???


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DOPO




sabato 14 aprile 2012


IL RINOFILLER


In poco tempo si è conquistata l’appellativo di “alternativa dolce”. Più gettonata della rinoplastica, in pratica, il rinofiller corregge l’estetica del naso senza interventi chirurgici attraverso fillers che riempiono le aree irregolari, alzano la radice del naso o sollevano appena la punta.
I prodotti riassorbibili, come l’acido jaluronico, sono fondamentalmente innocui e danno un buon risultato, seppur di durata limitata.
I filler semi-permanenti e permanenti,che vengono talora percepiti come corpi estranei, causano gonfiore, ulcere, infezioni e cicatrici.
In questi casi, il corpo può non riuscire a metabolizzare le sostanze utilizzate, Danni estetici e psicologici enormi, che possono danneggiare in modo permanente l’estetica del viso, rendendo spesso difficile un nuovo intervento chirurgico.

L’allarme è stato lanciato in occasione del convegno europeo nel settore della rinosettoplasticaaperta, il ‘Bergamo Open Rhinoplasty Course’, presso il Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo.
L’iniezione dei filler può avvenire in tre punti: alla radice del naso, per far scomparire la “gobba”, alla punta, per un naso all’insù, oppure sul dorso, nel caso del cosiddetto“naso a sella”, che presenta schiacciamenti o vuoti da riempire, anche lasciati da un precedente intervento di rinoplastica chirurgica riuscito male.
Per migliorare ulteriormente il risultato si inietta anche botulino alla base del naso, per paralizzare temporaneamente il piccolo muscolo che fa abbassare la punta.
Nel caso dei filler riassorbili l’effetto scompare di solito entro un anno, mentre con quelli permanenti il risultato è definitivo,ma con gravi rischi per la salute del paziente.

“In entrambi i casi il rinofiller corregge esclusivamente un problema estetico e mai uno funzionale, per cui l’intervento chirurgico rappresenta l’unica soluzione” per i problemi funzionali.
Le sostanze utilizzate, come il silicone liquido e i metacrilati, a volte di provenienza dubbia o nate per indicazioni differenti, possono dare luogo a granulomi da corpo estraneo che si manifestano con rigonfiamenti anomali delle zone trattate, nodosità e ulcerazioni, fenomeni che possono durare mesi o anni, deturpando in modo significativo il viso. L’unica soluzione in questi casi è la pulizia chirurgica per rimuovere ogni traccia del corpo estraneo, con inevitabili cicatrici. E a volte anche la chirurgia secondaria è impossibile, rendendo permanenti danni generati nel tentativo di migliorare il proprio aspetto fisico senza le necessarie cautele”.
L’appello lanciato dai professionisti riuniti a Bergamo è stato unanime: mettere al bando i filler permanenti, istituire un serio sistema di controllo su tutte le sostanze che vengono iniettate a scopo estetico e informare correttamente la popolazione dei rischi che si corrono quando si opta per queste procedure, tutt’altro che prive di effetti collaterali. 

Quindi il consiglio è di rivolgersi sempre a professionisti competenti e preparati, che sapranno indicare la soluzione migliore per ogni singolo caso, in totale sicurezza.

Dott. Pietro Martinelli

Medico Chirurgo
Perfezionato in Agopuntura
Medicina Estetica Preventiva Antiageing

www.martinellimedicinaestetica.it 

IL BOTULINO PER LA CEFALEA ED EMICRANIA


La cefalea è un problema che affligge moltissime persone. Si verifica senza preavviso e con frequenza variabile provocando periodi di sofferenza in cui non è possibile svolgere le normali attività quotidiane. In alcuni casi il trattamento con tossina botulinica può dare sollievo e migliorare il quadro clinico. Si è visto infatti che nei casi di cefalee con componente muscolo tensiva si riesce ad ottenere un miglioramento del quadro clinico e della frequenza degli episodi.
Il trattamento con tosina botulinica é indicato per chi è afflitto da cefalea o emicrania croniche anche resistenti a farmaci. Può migliorare il quadro clinico riducendo la frequenza degli episodi e/o l'ntensità. Esistono studi scientifici che evidenziano la bontà del trattamento.
 Uno in particolre ha esaminato gli effetti della tossina botulinica di tipo A in assenza di abuso di farmaci nei pazienti con emicrania cronica.
86 pazienti: 60 pazienti sono stati randomizzati, e 41 sono stati trattati con il farmaco dello studio oppure con il placebo. La tossina botulinica di tipo A è stata somministrata in una dose fissa alla dose di 100 unità. Cinque pazienti non hanno completato lo studio, che è terminato 4 mesi dopo la somministrazione del farmaco. La tossina botulinica di tipo A si è rivelata superiore al placebo riguardo alla riduzione degli episodi di emicrania. Sei pazienti nel gruppo tossina botulinica, contro 3 pazienti del gruppo placebo, hanno avuto una riduzione del 50% negli episodi cefalgici. Il trattamento attivo è risultato superiore al placebo riguardo ai giorni totali di cefalea, l’indice di cefalea e la qualità della vita. Gli eventi avversi sono risultati rari e simili nei due gruppi. In conclusione, l’uso della tossina botulinica di tipo A potrebbe rappresentare un trattamento efficace per l’emicrania cronica, quando il paziente non presenta un contemporaneo abuso di farmaci. (Xagena_2007) Freitag FG et al, Headache 2008; 48: 201-209.
Il botox è un farmaco utilizzato da molti anni, ed a dosi molto più elevate rispetto a quelle utilizzate per i trattamenti di medicina estetica, nei reparti di neurologia ed oculistica per trattare le paralisi spastiche, le distonie miotoniche, gli spasmi muscolari, l'acalasia, lo strabismo ed il blefarospasmo in adulti e bambini. Si utilizza anche per il trattamento dell'iperidrosi palmare o plantare ed in alcuni casi anche per il bruxismo . E' un farmaco che gode di un'ampia letteratura e di cui si conoscono gli effetti. Terminato l'effetto del farmaco tutto torna come prima. 
I trattamenti ripetuti nel tempo non provocano abitudine o dipendenza. Il farmaco viene iniettato direttamente nel suo punto d'azione. La diffusione è insignificante e comunque solo locale, agisce nella zona interessata e non su altre parti del volto o del corpo. E' incapace di superare la barriera emato-encefalica, quindi non ha diffusione sul sistema nervoso centrale. Le allergie al farmaco sono rare e non sono maggior rispetto a qualunque altra sostanza. Cioè non vi sono maggiori probabilità di essere allergici al botox più che ad altri farmaci o sostanze in genere. In alcuni preparati è presente come eccipiente l'albumina, quindi in quel caso e con quel prodotto specifico bisogna considerare questa possibililità: ipersensibilità accertata al prodotto o all'albumina.
Il trattamento inizia con uno studio delle aree interessate al fine di calibrare al meglio la terapia in funzione delle esigenze e delle necessità del paziente. Nella zona interessata si identificano le aree maggiormente colpite. Viene applicata una crema anestetica al fine di desensibilizzare le aree da trattare. Mediante una piccola siringa si iniettano alcune gocce di prodotto in corrispondenza delle aree identificate come responsabili. Il trattamento si esegue in ambulatorio. Può comparire un lieve rossore nelle zone trattate e può esserci qualche piccolo ponfettino; entrambi spariscono entro poche ore dal trattamento. Minuscole ecchimosi possono presentarsi nel punto di inoculo, si risolvono comunque spontaneamente al massimo nel giro di una settimana.
La Tossina Botulinica agisce entro 2/4 giorni e mantiene il risultato ottenuto per circa 6/8 mesi a seconda delle aree trattate. E' stato visto inoltre che i pazienti che si sottopongono in maniera ripetuta o regolarmente al trattamento beneficiano di una durata maggiore.

Dott. Pietro Martinelli
Medico Chirurgo
Perfezionato in Agopuntura Medicina Estetica preventiva Antiageing
www.martinellimedicinaestetica.it



LA STORIA

Medicina: su sedia a rotelle per 20 anni, grazie al botox torna a camminare

Il caso di Russell McPhee, colpito da ictus a 26 anni. «Ma in Italia il trattamento si usa da tempo»


ROMA - Un uomo è tornato a muovere alcuni passi grazie al botox, dopo esser stato per più di 20 anni inchiodato a una sedia a rotelle. È la storia di Russell McPhee, un uomo di Gippsland, in Australia, colpito da un ictus a soli 26 anni. Oggi McPhee ne ha 49, e riesce a camminare per 20 metri sulle sue gambe, e a raggiungere i 100 con l'aiuto di un deambulatore. «Sentivo che la mia vita era finita - racconta sulle pagine del quotidiano Times - in questi anni ho perso il mio lavoro, mia moglie mi ha lasciato, ed io ero certo che la mia vita si sarebbe conclusa su quella sedia a rotelle».
TOSSINA BOTULINCA - Per tornare a camminare, Russell si è sottoposto a delle iniezioni di tossina botulinica al St John of God Nepean Rehabilitation Hospital di Frankston. Dopo un solo mese dalla prima iniezione è riuscito a rimanere in piedi e a percorrere qualche metro con sostegni laterali. Oggi può percorrere la lunghezza di un'intera stanza. Il botox, oltre che a scopi estetici, viene utilizzato anche per alcuni tipi di paralisi associate all'ictus. Inoltre, ben prima di diventare uno spiana-rughe, era già noto come rimedio contro gli spasmi muscolari. Ma i risultati ottenuti da McPhee, a detta dei medici, sono sorprendenti, anche perchè arrivano a distanza di molti anni dall'ictus che lo aveva colpito. «La mia vita oggi è ricominciata daccapo ed è piena di speranza - afferma l'uomo - Spero di poter un giorno giocare a basket con mio figlio e di poter ballare con la mia nuova compagna». Nathan Johns, il medico che segue McPhee, sostiene che il botox da solo non avrebbe mai funzionato senza la straordinaria forza di volontà di Russell. «Di solito la tossina botulinica riduce la rigidità muscolare - spiega - ma indebolisce anche il muscolo, ostacolando la possibilità che il paziente possa ritrovare maggiore mobilità. Ma McPhee, nonostante gli anni trascorsi sulla sedia a rotelle, era dotato di un'insolita potenza muscolare». Merito anche dei tentativi, disperati, di sollevarsi da quella sedia, ripetuti centinaia di volte nel corso di quei lunghi anni. «Spesso rimanevo a terra per ore - racconta l'uomo - prima che qualcuno si accorgesse che avevo tentato nuovamente l'impresa». Ma questi sforzi hanno generato una forza nei suoi muscoli su cui medici e fisioterapisti hanno potuto lavorare. «Abbiamo iniettato la tossina botulinica direttamente nei suoi muscoli 18 mesi fa - spiega Johns - Dopo 10 giorni i muscoli hanno iniziato a rilassarsi e dopo 12 settimane, con il sostegno di un duro corso di fisioterapia intensiva, abbiamo visto un netto miglioramento», testimoniano. «La prima volta che sono tornato a camminare è stata sorprendente - racconta Russell - Mio figlio aveva solo pochi mesi quando io fui colpito dall'ictus, e in questi anni avrei sempre voluto mostrargli come il suo papà fosse in grado di camminare, esattamente come tutti gli altri padri. Ora ce l'ho fatta».
«IN ITALIA SI FA DA TEMPO» - «In realtà non si tratta di una novità» spiega il professor Giancarlo Comi, direttore del dipartimento di neurologia dell'osepdale San Raffaele, di Milano. «Da più di 20 anni usiamo la tossina botulinica per tratttare la spasticità dei muscoli in casi come questo». «Ciò che deve essere chiaro è che non si tratta di una cura per l'ictus: il botox non serve a rimettere in attività neuroni che non funzionano più a causa della lesione cerebrale» sottolinea l'esperto. «La sua funzione è quella di "sbloccare" muscoli contratti».
Perchè possano essere compiuti movimenti normali è infatti necessario che vengano attivati alternativamente muscoli agonisti e antagonisti. Se per una lesione cerebrale accade che il cervello faccia attivare contemporaneamente entrambi i gruppi muscolari il risultato sarà una spasticità nel distretto interessato. «Il botulino in questi casi serve a sbloccare uno dei due gruppi muscolari in modo da "sciogliere" la spasticità periferica» spiega il professor Comi. «Per questo viene iniettata nei muscoli ipercontratti che impediscono il movimento. L'effetto dura circa due mesi e il trattamento è molto diffuso nei nostri reparti di riabilitazione. Non serve a guarire dalle conseguenze dell'ictus ma aiuta a migliorare alcuni movimenti».

martedì 6 marzo 2012


BOTOX O NON BOTOX? … MA BOTOX OF COURSE!


Quante polemiche sull'uso del botox, ogni giorno un bollettino di guerra e invece i danni da botox non ci sono, non vengono menzionati, non esistono in letteratura (quella seria) come mai?
Effetti non gradevoli del botox? Si è vero ma sono ERRORI DI INOCULAZIONE dovuti a chi il botox non dovrebbe nemmeno maneggiarlo: il mondo é pieno di incapaci, di improvvisati, di persone che cavalcano l'onda come si suol dire, e in un periodo come questo, sempre di più.
La tossina botulinica di tipo A, quella che usiamo in estetica, ma non solo, é un brevetto della multinazionale americana Allergan. Il prezzo della fiala é elevato e uguale in tutta Italia quindi non esiste che si trovi un trattamento a 100 o 200 Euro, sicuramente è “robaccia taroccata” venduta su internet proveniente da chissà dove.
Pretendete di vedere la confezione, pretendete di vederla sigillata, pretendete che il farmaco venga diluito (preparato) sotto i vostri occhi..... Il medico che agisce in questo modo senza che voi lo chiediate è la persona giusta per il trattamento..... Non stupitevi se prende una matita e comincia a fare punti sul vostro volto a seguito delle più buffe espressioni che vi chiederà di fare.....
E' in questo modo e solo così che un professionista serio e preparato vi somministra il botox, un vero e proprio siero di bellezza a cui non potrete più rinunciare. E non è vero che toglie espressività dipende dal modo con cui viene fatto..... a meno che voi vogliate essere come “piallate”!
La seduta dal vostro pusher non dovrà mai essere affrettata. Prima di inoculare la magica sostanza occorre un attento studio sulla mimica facciale. E dopo ca. un oretta tutto è concluso senza alcun fastidio..... Ricordatevi che dopo 7 – 10 giorni dovrete fare un controllino per valutare l'effetto della terapia (che si manifesta già dal 3 giorno): cioè “mi piace OK” oppure “ne voglio di più!”
In genere è sempre la seconda richiesta che devo soddisfare, perchè non ci vado piatto come alcuni in prima seduta, non infilo la siringa in faccia come una coltellata, sono molto soft, in tutte le terapie che propongo.
Il mio motto? FRESCO GIOVANE RIPOSATO.
Soddisfazione al top, condivisa! Una bella stretta di mano e : “l'aspetto fra 6 mesi ca.!” 350 Euro spesi bene, con effetto immediato....
Lo fai il lunedì e sabato per quella cena dove ci sono un po' tutti …... le altre che invidia, me la sento addosso: ovvio dimostro 10 anni meno! Ahahahahahahaha

venerdì 2 marzo 2012


RINGIOVANIMENTO DELLE MANI.

La biostimolazione e la biorivitalizzazione cutanea consistono nell'iniettare nel derma sottostante l'epidermide delle sostanze attive atte a stimolare i fibroblasti nella produzione di collagene, elastina e acido jaluronico. Dopo questa azione biostimolante si passa a biorivitalizzare portando nel derma acido jaluronico che ha lo scopo di idratare e quindi donare nuovamente alla cute quel tono, quella lucentezza e spessore che aveva perso negli anni.
Queste terapie preventive anti invecchiamento possono essere condotte praticamente in tutti i distretti corporei come viso, collo, decolletè, addome, interno coscia e mani.
I risultati che si possono ottenere sono a volte sorprendenti. Il ringiovanimento delle mani è forse il più difficile da ottenere ma la terapia con sostanze attive che stimolano le cellule alla produzione dei componenti fondamentali del derma è oggi uno dei capisaldi della moderna biostimolazione e biorivitalizzazione cutanea.
Molte donne sanno come sia difficile avere belle mani e come sia difficile mantenerle tali. Col passare del tempo la cute delle mani si assottiglia mettendo in risalto e facendo affiorare i vasi sanguigni. L'aspetto delle mani cambia sembrano “svuotate” le strutture ossee sono messe ancor più in evidenza perchè la cute tra di esse si avvalla creando depressioni inestetiche.
Per contrastare l'effetto del tempo sulle nostre mani, oltre una buona cosmesi quotidiana, è importante agire in senso preventivo e correggere quegli inestetismi che sono espressione dello scorrere del tempo.
Le sedute di biostimolazione e biorivitalizzazione cutanea hanno una cadenza di 7 – 10 gg. e a seconda dei casi già dopo 5-6 sedute si vedono i primi risultati. Non sono dolorose, sono rapide: 15 minuti sono sufficienti per entrambe le mani.
Naturalmente come tutte le terapie preventive dopo un ciclo di sedute è necessario effettuare dei richiami mensili per mantenere i risultati raggiunti. La medicina estetica preventiva è una scienza: le sostanze attive iniettate hanno un'azione terapeutica; le sostanze usate provengono dalla farmacopea ufficiale sono formulazioni con effetti collaterali pressoché nulli.
PRIMA
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DOPO
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Dott. Pietro Martinelli

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L'INVECCHIAMENTO

L'invecchiamento deve essere considerato come un processo dinamico, costituito da eventi sui quali è possibile intervenire, una volta identificate le cause. Inizia già attorno ai 30 – 35 anni di età.
L'espressione “genica” (dei geni) può essere condizionata non modificata.
Il sistema ormonale endocrino costituisce l'orologio biologico dell'organismo e il suo progressivo deterioramento nel tempo costituirebbe la causa dell'invecchiamento dell'organismo stesso.
Quando la scienza medica è indirizzata alla possibilità di vivere e invecchiare in salute, quando l’approccio clinico e/o chirurgico è applicato alla rivalutazione salutistica ed estetica dell’equilibrio psico-fisico del paziente, in questi casi è possibile parlare di Medicina Anti-Aging una medicina preventiva che suggerisce ai pazienti non il come curarsi ma come evitare di ammalarsi per non essere costretti a curarsi.
Se il naturale invecchiamento prevede un decadimento fisico e cerebrale, oggi i progressi scientifici permettono di rallentare questo processo.
La medicina anti-aging è proprio il primo passo verso una condizione ottimale di benessere e qualità di vita, in contrasto con la progressiva perdita delle capacità mentali e motorie, psico-fisiche ed estetiche (riduzione delle memoria, stanchezza fisica, decadimento sessuale, invecchiamento cutaneo), nonché un deterioramento delle funzioni di tutti gli apparati.
La medicina anti-aging si occupa di prevenire, trattare e rallentare il declino dell’organismo umano correlato al passare degli anni.
Si identifica in un ambito clinico e chirurgico polispecialistico e polifattoriale, che si differenzia in una prima fase preventiva e in un seguente momento correttivo.
L’organismo può subire alterazioni nel suo corretto funzionamento e nella sua originaria integrità in relazione a fattori interni ed ambientali, spesso mediati da processi di carattere ossidativo (ciò che ossida crea danno nell’organismo, come la ruggine su un materiale ferroso; questo danno è denominato: stress ossidativo), che vedrebbero come responsabili primari i cosiddetti radicali liberi (i responsabili quindi della ruggine…).
L’attività degli enzimi che regolano e coordinano i più importanti ingranaggi del nostro organismo, ottimizzandone il funzionamento, così come la programmazione delle attività ormonali in capo allo stesso, progressivamente decadono, inducendo un deterioramento dello stato di forma psico-fisica di ogni individuo.
Fenomeni (auto)immunitari e stress causano inoltre una diminuzione della capacità di resistenza e dell’efficacia d’azione dell’organismo stesso, velocizzandone il suo deterioramento temporale.
L’insieme di tutti questi fattori causali e concausali porta all’invecchiamento, che finirà col risultare più o meno celere proprio in relazione alle loro modalità di relazionarsi e integrarsi.
E' possibile tramite un check up, volto a mettere a fuoco il reale grado di invecchiamento del corpo nella sua globalità, determinare l'età biologica del paziente: viene poi elaborato un programma terapeutico personalizzato, che consentirà di migliorare la funzionalità dei sistemi dell'organismo e di rallentare, entro certi limiti, alcuni processi degenerativi legati all'invecchiamento.
Esistono molteplici studi medico-scientifici internazionali che hanno più volte sottolineato come mirate integrazioni con oligoelementi, vitamine o estratti fitoterapici abbiano sortito effetti positivi sul mantenimento dello stato di salute, sulla riduzione di disturbi correlati ad alterate condizioni fisiologiche e sul miglioramento della qualità e dell’aspettativa di vita soggettiva [Ames BN, Elson-Schwab I, Silver I; Am J Clinical Nutrition, April 2002, 75: 616-658].
In proposito si può citare parte dell’introduzione della legge sugli integratori dietetici (DSHEA), firmata dal Presidente Clinton il 25 Ottobre 1994: a)- esiste una relazione tra la ingestione di certi nutrienti o integratori dietetici e la prevenzione di malattie croniche come il cancro, le malattie cardiovascolari e l’osteoporosi; b)- le diete salutistiche possono limitare l’uso di costosi interventi medici, come interventi di by-pass coronarici e di angioplastica; c)- misure salutistiche preventive di educazione, di sana nutrizione e di appropriato uso di innocui integratori nutrizionali, limiterà l’incidenza di malattie croniche e ridurrà le spese sanitarie a lungo termine; d)- indagini su scala nazionale hanno rilevato che quasi il 50% dei 260 milioni di americani, per migliorare la propria nutrizione, consumano regolarmente integratori dietetici costituiti da vitamine, minerali o erbe.....
E’ stato possibile effettivamente evidenziare negli Stati Uniti,ma anche in Europa e nel nostro paese, un trend in costante crescita. L’importante è agire in modo polivalente: dal miglioramento della qualità e intensità della propria attività fisica alle scelte nutrizionali, dalla terapia ormonale sostitutiva o integrativa alla supplementazione con antiossidanti e così via per allontanare sempre più la nostra età anagrafica, quella dettata dal calendario, da quella biologica, quella effettiva, inquadrabile come l'età che una persona esprime in rapporto alla qualità biologica dei suoi tessuti, organi e apparati comparati a valori di riferimento standard.



Dott. Pietro Martinelli

Medico Chirurgo Odontoiatra
Perfezionato in Agopuntura
Medicina Estetica preventiva Antiaging

www.martinellimedicinaestetica.it